giovedì 27 marzo 2008

La resa dei conti



Ottenuto lo scettro di Dispater, l’unica arma in grado di spezzare le catene che imprigionano l’arcangelo, i nostri lasciano la città di Dis e raggiungono il piano di Minauros, grazie al solito traghetto. Qui, nell’immenso piano paludoso, i nostri vengono coinvolti in una battuta di cacca dell’arconte Mammon , in qualità di prede!!! Nonostante il coraggio di Shaggoth che corre incontro all’arcidiavolo come Obelix, gridando anche: “lasciatelo a me!” in nostri vanno incontro ad un’ingloriosa sconfitta, fino a quando Tanis, non scopre con l’ausilio del suo arco, il segreto della palude, che altri non è che essere un passaggio per il piano inferiore!!!!

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Giunti infine nel Flegesto, la loro metà, i nostri eroi utilizzano poteri e pozioni per rendersi immuni al caldo insopportabile. Tanis, abilmente trova la strada per raggiungere la pozza di fuoco dove è imprigionato colui che devono liberare! Quando giungono sul posto, una specie di altopiano, una scena terrificante si presenta loro. Alcuni Lemuri e un Gelugon stanno torturando l’arcangelo, con l’ausilio di un argano, immergendolo a tratti nelle fiamme! Il gruppo di Legola incredibilmente prepara un piano, i nostri quindi cercano di avvicinarsi il più possibile al luogo di tortura, ma sia Shaggoth che Sfigatus inciampano creando una situazione imbarazzante. L’unica fortuna sta nel fatto che i diavoli sono distratti dal rumore dell’argano e non si accorgono di nulla. Quando si presenta l’occasione gli eroi sono pronti ad agire, ma ahimè succede l’imprevisto! Un portale magico si apre a pochi metri dal loro nascondiglio, e ne escono Furlan, Dispater a il grande Asmodeus. Il trio malefico confabula sulle sorti dell’angelo, la preoccupazione assale gli eroi e, quando Legola esce dal rifugio e cerca di avvicinarsi ai diavoli, la preoccupazione diventa sgomento. La scena è memorabile Shaggoth, Sfigatus e Argante tentano di far ragionare e tirare indietro il compagno che non ne vuole sapere, le tre creature si accorgono di qualcosa e Tanis valuta un posto più sicuro! Quando infine Legola convince i suoi, per la verità solo Shaggoth, ma basta il supporto del mezzodrago per avere carta bianca sul da farsi. Ciò che il paladino ha da dire cattura l’attenzione di Asmodeus e le sue rivelazioni riguardo il complotto dei diavoli lo convincono a togliere di mezzo Furlan; il signore dei diavoli promette una ricompensa all’emissario di Heironeus e se ne va, anche Dispater fa un “dono” al paladino prima di andarsene…( esilarante è stata l’esclamazione di Legola, quando non ricordava il nome della propria divinità, sto ridendo ancora adesso)

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Ma non è finita, mentre Legola è esamine al suolo, Argante cerca di portare a termine il proprio compito teletrasportandosi sull’argano e estraendo velocemente il pugnale(vedi capitolo “Sogni”) cerca di colpire l’angelo, ma inutilmente. Una freccia scoccata dall’elfo nero, finalmente presente alla sezione, gli fa cadere l’arma blasfema nelle fiamme rendendo impossibile lo svolgimento della sua missione, ma al tempo stesso si rende conto di ciò che stava per fare. Shaggoth e Sfigatus mentre proteggono lo svenuto Legola si dilettano a fare amicizia con i Gelugon, massacrandoli a suon di colpi critici. La seduta termina con la liberazione dell’angelo che riporta i nostri eroi a Sigil!!

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