domenica 23 marzo 2008
Tutto in una notte
Cosa successe quella notte a Pik-ik-Cha
Non riesci a dormire e quando uno strano silenzio cala intorno a te apri gli occhi istintivamente. Davanti alla tua cella una figura scheletrica avvolta da un grande mantello nero e un cappuccio che cela il volto impugna una grande falce con entrambe le mani. La testa della falce è un vuoto spaziale, un buco nella realtà a forma di lama che estingue la luce che la circonda. In un angolo all’esterno della cella noti la mano coperta di sangue di uno dei tuoi carcerieri. La creatura comincia a parlare con voce spaventosa e gracchiante:” Pik-ik-cha suppongo? Il tuo maestro Taz’or mi ha parlato bene di te… infatti mi ha donato la tua anima e mi ha anche detto che avresti svolto un bel lavoro per me!” ti mostra un foglio con sopra il tuo nome scritto in rosso e non è inchiostro!!!!! Ma com’è possibile!!!! “Sai, il tuo caro maestro ha fatto un torto al mio signore, il grande Vecna e ha “donato” la tua anima in cambio della sua! Ora, andrai con i tuoi stolti amici all’inferno e non in senso metaforico, lì verrete incaricati di liberare un angelo catturato dai diavoli e tu, una volta trovato l’angelo dovrai colpirlo con questo pugnale!” Ti dona un pugnale. “Se ti rifiuterai ti farò presto visita, intanto ti lascio il mio saluto” un dolore lancinante ti colpisce alla testa lasciandoti una strana cicatrice, l’essere poi strappa il foglio che ti ha mostrato e conclude “ non ho bisogno di queste stupidaggini per prendermi la tua anima!”. Dopo una risata malefica sparisce, lasciandoti lì in compagnia del pugnale!
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